a
Fideuram-website-header-logo

Harry Markowitz: il padre della moderna teoria del portafoglio

Harry Markowitz è un nome che evoca sentimenti di affetto e reverenza nell’ambito finanziario e degli investimenti. Riconosciuto universalmente come il padre della moderna teoria del portafoglio, Markowitz ha introdotto un’importante rivoluzione nella percezione del rischio e della diversificazione da parte degli investitori, stabilendo così le fondamenta per l’approccio attuale alla gestione degli investimenti.

Chi era Harry Markowitz

Harry Markowitz, nato il 24 agosto 1927 a Chicago, Illinois, era un economista statunitense noto per i suoi importanti contributi nel campo della teoria finanziaria. Fin da giovane, Markowitz ha dimostrato un interesse precoce per la matematica e l’economia, che lo ha portato a intraprendere una carriera di successo nel mondo degli investimenti.
Dopo essersi laureato in economia presso l’Università di Chicago nel 1949, Markowitz ha continuato i suoi studi post-laurea presso l’Università di Chicago, dove ha conseguito un master in economia nel 1950.

Durante questo periodo, ha avuto l’opportunità di studiare sotto la guida di luminari accademici come Milton Friedman e Jacob Marschak, che hanno contribuito a sviluppare la sua comprensione degli aspetti teorici ed empirici dell’economia.

La teoria del portafoglio

La svolta arriva nel 1952, quando Harry Markowitz pubblica un articolo pionieristico intitolato “Portfolio Selection: Efficient Diversification” sulla rivista Journal of Finance.
È in questo articolo che sarà introdotta la teoria del portafoglio, una metodologia che considera l’interazione tra rendimento atteso e rischio e fornisce un modello matematico per l’ottimizzazione dell’allocazione degli investimenti.

La teoria del portafoglio si basa sull’idea che gli investitori dovrebbero cercare di massimizzare il rendimento atteso per un determinato livello di rischio o minimizzare il rischio per un dato rendimento atteso: attraverso una corretta diversificazione degli investimenti, è possibile ottenere una riduzione del rischio complessivo senza sacrificare i rendimenti.

“Negli investimenti, l’unico pasto gratis è la diversificazione”

Harry Markowitz

Uno dei concetti fondamentali della teoria del portafoglio di Markowitz è la frontiera efficiente, ossia la combinazione di asset che massimizza il rendimento atteso per ogni livello di rischio.


Gli investitori possono quindi individuare il portafoglio ottimale lungo questa frontiera in base alle proprie preferenze di rischio e rendimento.

La diversificazione intelligente è l’arma segreta
di ogni investitore di successo

La sua ricerca ha fornito una base concettuale solida e ha aperto la strada a un’intera disciplina che si basa sulla comprensione del rischio, della diversificazione e dell’ottimizzazione dei portafogli.

Nella finanza non esiste un guadagno senza rischio. La vera sfida sta nel bilanciare il rischio e il rendimento in modo intelligente. Grazie ai suoi contributi pionieristici nel campo della finanza, Harr Markowitz è stato insignito nel 1990 del Premio Nobel per l’Economia, sottolineando l’importanza delle sue scoperte e dando ulteriore impulso alla diffusione delle sue teorie in tutto il mondo.
Il suo lavoro ha aperto la strada a nuove metodologie di gestione degli investimenti e ha influenzato profondamente l’industria finanziaria.

Un nuovo approccio alle scelte finanziarie

“Forse il compito più importante di un consulente finanziario è
posizionare i propri clienti nel punto giusto della frontiera efficiente nei
loro portafogli. Ma il loro secondo compito, molto vicino al primo, è creare portafogli con
cui i loro clienti si sentano a proprio agio.
I consulenti possono creare i migliori portafogli al mondo, ma non
avranno importanza se i clienti non vi rimangono fedeli.”

Harry Markowitz

Ogni individuo ha un rapporto personale con il rischio finanziario, che può essere influenzato da molteplici fattori, tra cui l’esperienza passata, la personalità, le circostanze finanziarie e persino le influenze culturali. Alcune persone sono naturalmente più avventurose e sono disposte a prendere rischi significativi, mentre altre preferiscono un approccio più prudente e sono più avverse al rischio.

Come consulenti finanziari, comprendere l’aspetto emotivo del rischio è essenziale per fornire un servizio personalizzato ai propri clienti: valutare attentamente la loro tolleranza al rischio e le loro preferenze emotive ci aiuta a creare portafogli che siano allineati alle loro esigenze e che permettano loro di sentirsi a proprio agio con le scelte di investimento.

Le preferenze emotive dell’investitore sono
come una bussola che guida le decisioni di investimento.

Ad esempio, un cliente con una bassa tolleranza al rischio potrebbe preferire investimenti più conservatori, con una maggiore stabilità e sicurezza. Potremmo consigliare una maggiore esposizione a obbligazioni di qualità e a titoli di stato, che offrono rendimenti più modesti ma anche una minore volatilità rispetto alle azioni. Questa strategia può aiutare il cliente a dormire sonni tranquilli, sapendo che il suo capitale è protetto da fluttuazioni.

D’altra parte, un cliente con una maggiore tolleranza al rischio potrebbe essere disposto a investire in asset più volatili, come azioni di società emergenti o settori ad alta crescita. In questo caso, il consulente finanziario potrebbe consigliare una diversificazione del portafoglio per ridurre il rischio specifico del titolo, ma comunque mantenendo un’esposizione a potenziali rendimenti superiori.

La valutazione dell’aspetto emotivo del rischio richiede una comunicazione aperta e trasparente con il cliente. Il consulente finanziario deve incoraggiare una discussione franca sui timori, aspettative e obiettivi del cliente.

È importante sottolineare che l’aspetto emotivo del rischio può anche evolvere nel tempo: le esperienze personali, le condizioni finanziarie e gli eventi di mercato possono influenzare la tolleranza al rischio di una persona. Pertanto, il consulente finanziario deve rimanere in contatto continuo con il cliente, monitorare i cambiamenti nella loro prospettiva e adattare di conseguenza la strategia di investimento.

Eredità e impatto duraturo

L’eredità di Harry Markowitz nell’ambito degli investimenti è innegabile. La sua teoria del portafoglio e il concetto di diversificazione sono ampiamente utilizzati da investitori, gestori di fondi comuni e consulenti finanziari in tutto il mondo che cercano di bilanciare il desiderio di rendimenti elevati con la necessità di proteggere il capitale dagli eventi avversi del mercato.

Il suo approccio scientifico ha contribuito a trasformare l’investimento da un’attività basata sull’intuizione in una disciplina guidata dai dati e dalla ricerca per identificare combinazioni ottimali di asset che massimizzino il rendimento atteso per un dato livello di rischio.

“Un buon portafoglio è più di un lungo elenco di buone azioni e obbligazioni. È un insieme equilibrato, che fornisce all’investitore protezioni e opportunità rispetto a un’ampia gamma di contingenze. Per ridurre il rischio è necessario evitare un portafoglio i cui titoli siano tutti altamente correlati tra loro. Cento titoli i cui rendimenti aumentano e diminuiscono quasi all’unisono offrono poca protezione rispetto al rendimento incerto di un singolo titolo”