Il 31 ottobre scorso si è celebrata la 99esima Giornata Mondiale del Risparmio, un’importante iniziativa volta a dispensare consigli preziosi e indicazioni pratiche per una gestione oculata delle finanze.
In questa occasione anche il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha tenuto, nel discorso di chiusura del suo mandato, un intervento dedicato a esplorare questo argomento di grande rilevanza per milioni di italiani.
Il risparmio nell’era dell’incertezza
Negli anni Novanta, il rapporto tra risparmio e reddito disponibile delle famiglie superava il 20% ma nel corso del tempo ha subito una notevole contrazione, attestandosi al 10% nel 2019, cifra inferiore alla media dell’Eurozona.
Questa diminuzione può essere ricondotta allo sviluppo del settore finanziario, il quale ha ampliato le opportunità di accesso al credito e la redistribuzione dei consumi lungo l’arco della vita. Inoltre, il protrarsi di un lungo periodo caratterizzato da tassi di interesse bassi ha contribuito a rendere meno onerosi i finanziamenti.
Nel 2020, l’esplosione della pandemia da Covid-19 ha generato a livello mondiale un significativo aumento del risparmio delle famiglie, superando il 20% del reddito disponibile nel secondo trimestre di quell’anno, contemporaneamente a una contrazione della spesa per consumi.
Durante il 2021, la ripresa dell’economia italiana ha favorito un aumento dei consumi, ma i livelli di risparmio hanno mantenuto una quota superiore rispetto ai dati precedenti alla pandemia.
Secondo Ignazio Visco, le famiglie italiane mantengono attualmente una propensione al risparmio in via precauzionale, motivata dall’incertezza e dai rischi al ribasso sulla crescita. A livello macroeconomico, fattori come i drammatici conflitti in Medio Oriente e in Ucraina, uniti al timore continuo per l’inflazione, contribuiscono a consolidare questa cautela finanziaria.
Tuttavia, la possibilità di risparmio è ostacolata da fattori macroeconomici significativi, tra cui la persistente bassa crescita, gli effetti a lungo termine dello shock energetico e le politiche monetarie restrittive adottate in Europa.
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La tutela del risparmio
“Il risparmio è anche, per non dire soprattutto, un bene pubblico, capace di generare benefici per la collettività nel suo complesso attraverso il trasferimento delle risorse nello spazio, dalle famiglie risparmiatrici verso imprenditori e aziende.”
Ignazio Visco
Le parole di Ignazio Visco mettono in luce l’importanza sociale e pubblica del risparmio.
Il risparmio, anziché essere solo una pratica orientata alla sicurezza finanziaria personale, diventa un bene pubblico che genera benefici per l’intera collettività. Questo serbatoio di capitale, proveniente dalle famiglie risparmiatrici, può essere indirizzato verso imprenditori, aziende e progetti pubblici, creando un flusso di risorse vitale per sostenere investimenti produttivi in vari settori dell’economia, nonché in iniziative sociali e infrastrutture.
Proprio perché il risparmio svolge un ruolo cruciale nella costruzione di una società prospera e resiliente, è fondamentale adottare misure atte a preservarne l’integrità e a garantirne un utilizzo efficace.
La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito.
– Art 47, primo comma, della Costituzione Italiana
La tutela del risparmio, come affermato anche dal Presidente della Repubblica Mattarella nel messaggio per la Giornata Mondiale del Risparmio, non può prescindere dalla regolamentazione e supervisione adeguata del sistema finanziario. Questo implica non solo l’implementazione di norme chiare e controlli rigorosi ma anche la creazione di un ambiente finanziario robusto, trasparente e stabile.
Tuttavia, la tutela del risparmio non può esaurirsi con la mera regolamentazione legislativa.
È necessario impegnarsi in modo più ampio, creando condizioni economiche e finanziarie ottimali per garantire un utilizzo efficiente delle risorse risparmiate: quando il capitale accumulato viene indirizzato verso investimenti produttivi, si innescano dinamiche virtuose che stimolano l’attività economica, generano occupazione e reddito.
Questo ciclo positivo, oltre a beneficiare il singolo risparmiatore, contribuisce al benessere collettivo, favorendo una crescita economica sostenibile nel tempo.
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Perché ricorrere alla consulenza finanziaria?
Sebbene gli investitori abbiano in gran parte superato lo shock legato alla pandemia di COVID-19, le incertezze dovute all’attuale policrisi e alla volatilità dei mercati fanno sentire i risparmiatori più incerti e meno preparati rispetto alle decisioni d’investimento più complesse e, quindi, più ricettivi a consigli e indicazioni.
– Giovanni Andrea Incarnato, EY Italy Wealth Manager
Le intricate dinamiche e l’incertezza del mercato stanno influenzando le aspettative e le scelte di investimento dei risparmiatori rendendo il processo decisionale finanziario più articolato e aumentando la percezione di una mancanza formazione finanziaria adeguata.
Questo ha determinato un aumento del numero di italiani che si affidano alla consulenza finanziaria per affrontare le sfide di un ambiente finanziario sempre più complesso.
Secondo l’EY Global Wealth Research Report 2023, il 57% degli italiani, contro il 48% della media europea, ritiene ora essenziale affidarsi a un professionista per gli investimenti.
Collaborando con consulenti esperti, i risparmiatori possono beneficiare di strategie personalizzate che tengono conto delle loro esigenze specifiche, delle ambizioni e degli obiettivi finanziari a lungo termine.
Il ruolo del consulente finanziario va, però, ben oltre la mera competenza tecnica, estendendosi anche alla gestione delle emozioni e delle aspettative.
Nei momenti di incertezza economica, gli individui possono facilmente lasciarsi trascinare dal panico e dalla paura: è compito del consulente finanziario fornire ai propri assistiti non solo una formazione finanziaria corretta sul funzionamento dei mercati e la natura delle strategie di investimento, ma anche guidarli razionalmente attraverso le sfide emotive che, inevitabilmente, possono accorrere.
Attraverso un dialogo aperto e un rapporto di fiducia reciproca, il consulente finanziario aiuta i clienti a mantenere la calma durante periodi di incertezza, evitando decisioni impulsive che potrebbero compromettere notevolmente il successo del piano di risparmio.
Solo con questa collaborazione e la fiducia consolidata, il cliente può intraprendere il proprio piano di risparmio con chiarezza e serenità, aumentando considerevolmente le probabilità di successo nel raggiungere gli obiettivi finanziari prefissati.