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Ottimizzare, proteggere, far crescere: le sei aree fondamentali per una strategia patrimoniale solida

Ogni risparmiatore e investitore dovrebbe considerare il proprio capitale come una risorsa al servizio della qualità della vita: un mezzo per sostenere i propri progetti, garantire serenità a sé stessi e alle persone care, e vivere con maggiore consapevolezza.

Tuttavia, è frequente osservare allocazioni patrimoniali non allineate alle reali esigenze personali o familiari. In assenza di una pianificazione finanziaria strutturata, si rischia di affidarsi a consigli estemporanei, proposte commerciali allettanti o decisioni guidate più dall’emotività che dalla strategia.

La verità è che nessun obiettivo si raggiunge per caso: serve metodo, visione e un approccio ordinato.

Un primo passo fondamentale è riconoscere che abbiamo esigenze diverse nel tempo: alcune immediate, altre future. Non tutto il denaro può essere trattato allo stesso modo. È necessario organizzarlo in aree distinte, ciascuna con una funzione precisa.

Le chiamiamo “aree di bisogno”, e sono sei:

  1. Protezione – per tutelare se stessi, la famiglia e il patrimonio;
  2. Liquidità – per gestire le spese quotidiane;
  3. Riserva – per fronteggiare eventualità importanti o opportunità a breve-medio termine;
  4. Previdenza – per costruire un domani sereno;
  5. Investimento – per valorizzare il capitale nel tempo in modo coerente con i propri obiettivi;
  6. Extra rendimento o speculazione

1° Area di bisogno: Protezione

Alla base di ogni solida pianificazione finanziaria e patrimoniale si trova la protezione. È l’area numero uno, il fondamento su cui si costruisce tutto il resto: senza un’adeguata copertura dai principali rischi della vita, qualsiasi strategia di investimento o crescita patrimoniale rischia di diventare fragile, esposta e inefficace.

In Italia questa area è tradizionalmente sottovalutata, a causa della diffidenza storica verso il settore assicurativo e una scarsa cultura del rischio. Eppure, trascurarla significa esporsi a eventi che possono erodere, in parte o del tutto, il patrimonio costruito in una vita.

La nostra esistenza è continuamente soggetta a eventi imprevedibili: infortuni, malattie, perdita della capacità lavorativa, morte. E anche il nostro patrimonio materiale è esposto a rischi concreti: danni accidentali, responsabilità civili, calamità naturali, vertenze professionali.

È per questo che consigliamo di destinare una parte delle proprie risorse alla costruzione di un’adeguata copertura assicurativa, secondo una scala di priorità:

A) Invalidità permanente da malattia o infortunio – Una protezione importantissima, di assoluta priorità. Perdere la capacità di produrre reddito in modo permanente significa non solo affrontare spese personali legate all’assistenza, ma anche mettere in difficoltà economica tutte le persone che dipendono da quel reddito. Una tutela indispensabile soprattutto quando si è l’unica o la principale fonte di sostentamento della famiglia.

B) Copertura caso morte – Una tutela per i propri cari, per garantire loro un reddito sufficiente anche in caso di eventi tragici.

C) Protezione LTC (Long Term Care) – Spesso sottovalutata, la protezione LTC dovrebbe essere considerata una protezione di primaria importanza. Questa polizza garantisce una rendita vitalizia immediata nel caso in cui, indipendentemente dall’età, una persona perda la capacità di svolgere autonomamente attività essenziali come lavarsi, vestirsi o alimentarsi. Serve a coprire i costi dell’assistenza continuativa (ad esempio, per pagare uno o più badanti) e può, purtroppo, rivelarsi indispensabile anche prima della pensione.

D) Polizza sanitaria – Il sistema sanitario pubblico, pur efficiente nelle emergenze, non può garantire tempestività e qualità in tutti i casi: una polizza privata permette di accedere a cure rapide e specialistiche, senza sostenere costi potenzialmente proibitivi.

E) Diaria per invalidità temporanea – Una copertura utile per affrontare periodi di assenza dal lavoro dovuti a malattia o infortunio di durata limitata.

Anche il patrimonio deve essere protetto.
Esistono rischi legati a responsabilità personali o professionali, a eventi straordinari come incendi, furti, terremoti, alluvioni, oppure alle conseguenze di controversie legali. Sono coperture fondamentali non solo per gli imprenditori, ma per chiunque possegga beni e voglia preservarli.

Concludendo, destinare una piccola quota del proprio capitale alla protezione non rappresenta un costo, ma un atto di lungimiranza: si rinuncia a una frazione di rendimento oggi, per evitare che un evento inatteso comprometta irrimediabilmente l’intero patrimonio domani.


2° Area di bisogno: Liquidità

La seconda area da considerare in una corretta pianificazione patrimoniale è quella dedicata alla liquidità. Qui andrebbe collocata la somma necessaria a coprire tutte le spese quotidiane e ricorrenti, proprie e delle persone che dipendono economicamente da noi.

L’obiettivo è semplice ma fondamentale: garantire la piena disponibilità di risorse per far fronte a un anno di esigenze prevedibili, senza dover attingere da riserve destinate ad altri scopi.

Nel calcolo di questa liquidità vanno considerati:

Tutti i flussi in entrata (stipendi, pensioni, provvigioni, rendite, affitti, ecc.);

Tutte le uscite certe (utenze, consumi ricorrenti, spese fisse, obblighi familiari, ecc.).

I fondi destinati a quest’area devono essere conservati su un conto corrente, che garantisca la massima accessibilità, anche se non offre alcun rendimento.

Allocare in quest’area importi eccedenti il necessario per un anno di spese può risultare non solo inefficiente, ma anche penalizzante sotto il profilo economico.


3° Area di bisogno: Riserva

Come suggerisce il nome, l’area Riserva è destinata a fronteggiare gli imprevisti che non rientrano nelle spese quotidiane coperte dalla liquidità.

È il “serbatoio di riserva” del nostro patrimonio, simile alla riserva di carburante di un’auto.

Questa riserva serve a coprire spese inattese, come una riparazione urgente, la sostituzione improvvisa di un’auto, un viaggio non programmato, un anticipo richiesto, o qualsiasi evento che richieda disponibilità di capitale in tempi relativamente brevi.

Per questa area è fondamentale preservare la disponibilità e la stabilità del capitale, evitando strumenti rischiosi o volatili.

Gli strumenti finanziari più adatti sono:

  1. titoli di breve durata, da un minimo di un anno a un massimo di tre;
  2. strumenti monetari e obbligazionari con bassa volatilità e elevata liquidabilità,
  3. strumenti che presentino una sensibilità minima alle variazioni dei tassi d’interesse decisi dalle banche centrali.

L’obiettivo non è ottenere un alto rendimento, ma mantenere prontezza, stabilità e accessibilità, così da poter intervenire tempestivamente in caso di necessità senza intaccare le altre aree patrimoniali.


4° Area di Bisogno: Previdenza

Il sistema previdenziale italiano è ormai strutturalmente inadeguato a garantire un tenore di vita dignitoso ai lavoratori che andranno in pensione: chi non inizia per tempo a costruire una previdenza integrativa rischia di compromettere seriamente la propria autonomia finanziaria nella terza età.

L’area Previdenza ha proprio l’obiettivo di colmare il divario tra quanto si percepirà dalla pensione pubblica o di categoria e quanto sarà realmente necessario per vivere con serenità e indipendenza economica.

Si tratta, a tutti gli effetti, di un pilastro irrinunciabile della pianificazione patrimoniale di lungo periodo.

Esistono, fortunatamente, molteplici soluzioni per ovviare a questo problema e costruire una previdenza integrativa solida e coerente con i propri obiettivi di vita.

Queste soluzioni richiedono, però, un elevato grado di personalizzazione, poiché devono tenere conto della situazione finanziaria, fiscale e assicurativa di ciascuno. Per questo, il supporto di un professionista esperto è fondamentale: noi del Team Paperetti siamo a disposizione per aiutarvi a individuare e implementare il percorso più adatto alle vostre esigenze future.


5° Area di Bisogno: Investimento

L’area Investimento accoglie quella parte del risparmio destinata a soddisfare obiettivi di lungo termine, ossia risorse che non devono essere utilizzate per almeno cinque anni — idealmente dieci — così da consentire al capitale di affrontare con efficacia le fisiologiche oscillazioni dei mercati e generare nel tempo una crescita reale, capace di proteggere il potere d’acquisto.

Per ottenere rendimenti significativi, è indispensabile considerare una componente azionaria all’interno del portafoglio: i mercati azionari, infatti, si sono storicamente dimostrati capaci di produrre valore nel lungo periodo, pur attraversando fasi di volatilità e anni negativi.
La chiave è rimanere all’interno dell’investimento con costanza: le fasi di ribasso vengono spesso seguite da recuperi significativi, e con l’accompagnamento di una gestione professionale è possibile trasformare i momenti difficili in opportunità di acquisto a prezzi più favorevoli.

Anche i progetti di vita più concreti e significativi meritano di essere sostenuti da una strategia di investimento adeguata, come l’acquisto di un’abitazione o di un altro bene importante, lasciare un’eredità a chi si ama, sostenere gli studi universitari di figli o nipoti, l’avvio di un’attività imprenditoriale a favore delle generazioni future…

In altri casi, investire rappresenta semplicemente la volontà, del tutto legittima, di preservare e accrescere il proprio patrimonio nel tempo.

L’investimento consapevole e realmente efficace si fonda su due pilastri essenziali: la pazienza e una visione orientata al lungo termine.

Nessuno può prevedere con certezza l’andamento dei mercati, ma la storia finanziaria ha ampiamente dimostrato che un approccio disciplinato, guidato da obiettivi ben definiti e supportato da una gestione professionale, rappresenta la strategia più solida per far maturare e preservare il capitale nel tempo.


6° Area di Bisogno: extra rendimento o speculazione

Quest’ultima area rappresenta senza dubbio l’aspetto più rischioso e imprevedibile della pianificazione finanziaria, simile a una scommessa al casinò.

Destinare una parte del capitale a investimenti speculativi può essere una scelta legittima, ma è fondamentale che questa somma sia limitata a ciò che siete disposti a perdere senza intaccare la vostra sicurezza finanziaria complessiva.

Non seguite ciecamente le promesse di esperti o analisti che “predicono” i movimenti dei mercati: nessuno, indipendentemente dalla sua esperienza o competenza, è in grado di prevedere con certezza come evolveranno i mercati.

La speculazione è per sua natura un gioco di intuizione e tempismo. Se la fortuna vi sorriderà, i guadagni possono essere significativi, ma altrettanto alto è il rischio di perdere tutto ciò che avete scommesso.

Abbiamo esaminato le sei aree fondamentali da tenere a mente quando si pianifica e si gestisce il proprio capitale: protezione, liquidità, riserva, previdenza, investimento, e speculazione.

Ogni area svolge un ruolo cruciale nella costruzione di una strategia finanziaria solida e personalizzata.

Noi del Team Paperetti siamo qui per guidarvi attraverso questo percorso, aiutandovi a scegliere le soluzioni più adatte alle vostre esigenze e ai vostri obiettivi. Con la giusta pianificazione, possiamo costruire insieme un futuro finanziario e patrimoniale sicuro e prospero.