
Il passaggio generazionale è uno dei momenti più delicati per un’azienda familiare: emozioni, aspettative e, talvolta, conflitti possono influenzare profondamente il futuro e la continuità dell’attività. Proprio a causa della delicatezza di questo momento, è fondamentale agire tempestivamente e trovare una soluzione che garantisca l’armonia tra gli eredi e la continuità dell’azienda. Persino le banche, oggi, tengono conto della capacità di pianificazione a lungo termine di un’impresa nel valutare la sua solidità creditizia.
Cos’è il Patto di Famiglia?
Il patto di famiglia è un accordo disciplinato dal codice civile che permette ai membri di una famiglia di pianificare il trasferimento dell’azienda, o di una sua parte (compresi i diritti di controllo su specifici rami dell’attività o sulle quote sociali) a uno o più eredi, evitando le consuete procedure di successione, come quella testamentaria o legittima.
A differenza di quest’ultime, il patto di famiglia consente di superare le rigide regole della successione ereditaria, permettendo un passaggio generazionale anticipato, già durante la vita dell’imprenditore.
L’imprenditore può scegliere il successore che ritiene più adatto a prendere le redini dell’azienda, mentre agli altri eredi viene garantita una “compensazione” commisurata per evitare squilibri patrimoniali.
Così, si evitano litigi tra i familiari e si garantisce la stabilità dell’azienda nelle generazioni future.
Come Funziona il Patto di Famiglia?
Il patto di famiglia stabilisce chi tra gli eredi riceverà l’azienda o le quote societarie e quali beni saranno invece attribuiti agli altri familiari come compensazione, che può essere effettuata dal beneficiario dell’azienda o direttamente dall’imprenditore, che può decidere di assegnare agli altri eredi beni alternativi per mantenere un equilibrio patrimoniale.
Oltre all’imprenditore e agli assegnatari dell’azienda devono partecipare al patto di famiglia anche le persone che avrebbero diritto all’eredità nel caso in cui si aprisse la successione del patrimonio dell’imprenditore al momento della stipula del contratto.
Pertanto al patto di famiglia devono partecipare anche:
a) il coniuge, anche se legalmente separato, a patto che la separazione non sia stata a lui imputata;
b) i figli e, nel caso in cui uno di essi sia deceduto, i suoi discendenti;
c) eventuali figli legittimati o adottivi e, in loro assenza, i loro discendenti.

Se l’imprenditore decide di trasferire l’azienda o le partecipazioni sociali ai nipoti anziché ai figli, questi ultimi devono comunque partecipare alla stipula del patto di famiglia in qualità di legittimari non assegnatari.
Uno degli aspetti che rende il patto di famiglia lo strumento di successione più flessibile è la possibilità di includere elementi personalizzati all’interno dell’accordo, come:
– la designazione degli eredi e il loro ruolo all’interno dell’azienda, chiarendo fin da subito chi avrà il compito di dirigere l’impresa;
– le modalità di gestione dell’azienda dopo il trasferimento, per assicurare continuità e coerenza nella gestione;
– clausole che definiscono come gestire eventuali disaccordi tra gli eredi, riducendo il rischio di dispute legali e garantendo un processo di risoluzione concordato.
È fondamentale, però, che la redazione del patto di famiglia avvenga con il supporto di professionisti esperti, come un consulente patrimoniale, per sciogliere eventuali dubbi e identificare la soluzione più adatta alle esigenze della famiglia e dell’azienda.
Vantaggi del Patto di Famiglia
Il patto di famiglia offre numerosi vantaggi che lo rendono uno strumento ideale per garantire una transizione aziendale senza intoppi. Uno dei principali benefici è la capacità di prevenire conflitti tra gli eredi: definendo in anticipo le modalità di trasferimento dei beni e le responsabilità di ciascun membro, si riduce drasticamente il rischio di controversie legali.
Inoltre, permette un passaggio immediato e definitivo del controllo aziendale, consentendo al nuovo leader di prendere le redini senza ritardi o complicazioni legali. Questo è cruciale per mantenere la fiducia di dipendenti, clienti e partner commerciali, garantendo così la stabilità dell’impresa.
Dal punto di vista fiscale, lo strumento offre agevolazioni significative: se vengono rispettati determinati requisiti, come la gestione dell’azienda per almeno cinque anni da parte del successore, è possibile ottenere l’esenzione dall’imposta sulle successioni e donazioni. Con una pianificazione accurata, è possibile quindi ridurre significativamente l’impatto delle imposte su successioni e trasferimenti di beni, ottimizzando il valore ereditato dagli eredi.
Quando Conviene Usare il Patto di Famiglia?
In Italia, dove la maggior parte delle aziende è a conduzione familiare, il patto di famiglia rappresenta una soluzione efficace per garantire la continuità dell’attività e tutelare il patrimonio familiare.
Come si suole dire, “la prima generazione crea, la seconda conserva e la terza distrugge“, un principio che mette in evidenza l’importanza di una pianificazione adeguata per mantenere viva l’eredità imprenditoriale.
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